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“The Garden of Peace” è un’associazione senza fini di lucro che si propone realizzare iniziative di solidarietà sociale, promuovendo uno stretto rapporto tra pace e sviluppo in tutti i suoi ambiti: ambiente, lavoro, recupero della storia, della memoria delle civiltà mediterranee e delle nuove relazioni multiculturali e multirazziali tra i popoli, come testimonianza di pace e tolleranza tra gli stessi.

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Un giardino di olivi da tutto il mondo

Inviaci il tuo messaggio di pace

Ambasciatore

L’olivo sinonimo di pace e fratellanza tra gli uomini. Un filo d’oro che “parla” di tolleranza, generosità, carità e altruismo.

Opportunità

L’olivo esprime conciliazione; una meravigliosa riappacificazione tra gli uomini con il fine di conoscersi e riconoscersi.

Sviluppo

Da piccoli e medi progetti per lo sviluppo del luogo, a riunioni e seminari su tematiche prioritarie per il territorio.

L’olivo ci parla

OLIVO MESSAGGERO DI PACE

L’olivo è proprio una pianta tipica del bacino del Mediterraneo, le prime tracce di olivo selvatico si riscontrano in Siria. In seguito si sviluppa in Grecia, diventa la pianta sacra di Athena, Omero nella Odissea afferma che il letto nuziale di Ulisse era ricavato da un tronco di olivo. I greci lo coltivano anche nelle colonie e diventerà quindi una pianta fondamentale anche per i romani.
 La pianta infatti cresce e si sviluppa in un ambiente dal clima tipicamente mediterraneo tollera bene la siccità e il caldo.
  L’olivo ed è citato nei tre libri sacri delle religioni monoteiste e rappresenta un legame tra i popoli e le idee.
 L’olivo nelle varie culture ha svolto un ruolo determinante sia sotto gli aspetti economici che culturali, paesaggistici e religiosi.

LA COLOMBA DI NOÈ

Nella tradizione musulmana, ebraica e in quella cristiana l’olivo occupa un posto di grande rilievo. Nell’Antico Testamento ci sono oltre duecento riferimenti all’olivo e all’olio d’oliva, una delle apparizioni più importanti dell’olivo è illustrata nella Genesi (8: 8-12), quando Noè, dopo il diluvio universale, alla deriva per 40 giorni, inviò una colomba per verificare le conseguenze sulla terra. Il settimo giorno, la colomba portò a Noè un ramoscello di olivo verde come prova che le acque si erano ritirate e che Dio aveva finalmente fatto pace con l’umanità.

LA COLOMBA DI NOÈ

Nella tradizione ebraica, in quella cristiana e in quella musulmana l’olivo occupa un posto di grande rilievo. Nell’Antico Testamento ci sono oltre duecento riferimenti all’olivo e all’olio d’oliva, una delle apparizioni più importanti dell’olivo è illustrata nella Genesi (8: 8-12), quando Noè, dopo il diluvio universale, alla deriva per 40 giorni, inviò una colomba per verificare le conseguenze sulla terra. Il settimo giorno, la colomba portò a Noè un ramoscello di olivo verde come prova che le acque si erano ritirate e che Dio aveva finalmente fatto pace con l’umanità.

GLI OLIVI DELL’ORTO DEI GETSEMANI

Ci sono molte testimonianze nel Nuovo Testamento del ruolo di questa pianta nella religione cristiana. Le parole Messia (dall’ebraico) e Cristo (dal greco) significano “unto” perché nei tempi antichi, solo i re erano cosparsi di olio. Inoltre, la parola Getsemani, che normalmente traduciamo con “giardino degli olivi”, significa in realtà frantoio, ed è stato nell’orto del Getsemani che Cristo è stato arrestato. Inoltre uno dei legni che costituivano la croce di Cristo era proprio l’olivo.